Ci sono momenti spiacevoli, nella vita.
Situazioni in cui non ci sentiamo tranquilli e sereni come ci piace essere. Momenti di irritazione, fastidio, scontento. Alle volte stanchezza, che si traduce in malumore e insofferenza.
Ci sono momenti di attesa, viaggi lunghi senza panorama, vuoti di vario genere.
In cui i libri ci vengono in aiuto.
Senza volerlo, oltretutto.
Semplicemente con la loro capacità di farci vivere un’altra vita, di animare e attivare la nostra immaginazione. Con la magia di portarci fuori dal momento che viviamo, fuori da noi stessi, in dei mondi che pur impalpabili sentiamo vivi e reali e vicini.
Del resto non sono l’unica a essersi accorta del potere di rimedio dei libri.
Gli uomini e ancora di più le donne lo sanno da sempre.
E a Firenze abbiano aperto una farmacia letteraria, dove si vendono libri che curano diversi malanni dell’anima. Se anche solo curassero la noia e l’attesa, e ci dessero sollievo nei momenti difficili, ci sarebbe da essere grati per sempre agli scrittori.
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