Ho appena traslocato. E ho aggiunto una libreria alla libreria di papà. Non solo per dare più spazio e aria ai libri attuali, ma anche per potermene comprare in futuro.
Adoro i libri, lo sapete già. E i libri mi fanno bene. Quando passo un po’ di tempo senza leggere, come mi è successo in questi giorni di spostamento e caos, e poi torno a leggere qualcosa di bello, mi rendo conto di quanto mi fa stare bene mettere la testa dentro un libro e non uscirne per un po’.
La libreria nuova si chiamerà libreria russa. Viene naturale, a me almeno, dare un nome alle cose che amo. E questa libreria che mi ha fatto una persona cara e che ha come pomelli dei piccoli Kremlini la amo anche ora che è vuota.
E allora cos’è la promessa da marinaio?
È il fatto che ogni volta che cambio casa, ogni volta che sposto i libri, mi riprometto di metterli in ordine, in un ordine che sia ragionato e che poi mi renda facile il trovare o ritrovare un certo libro. Poi invece li metto in ordine di apparizione dallo scatolone, oppure in ordine di misura, o di mix armonico dei colori delle copertine.
Questa volta mia sorella mi ha aiutato e li ha separati prima di riporli: saggistica con saggistica, narrativa con narrativa, francese, inglese.
Rispetterò la divisione quando li riporrò sugli scaffali?
Non ne sono certa. Per questo immagino già di avere fatto una promessa da marinaio.
Ma intanto tra pochi giorni la libreria russa sarà palpitante di libri… non vedo l’ora!
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