C’è un paese in Toscana, nella provincia di Massa Carrara, noto per un premio letterario che richiama la sua tradizione libraia: Pontremoli. Abbiamo iniziato a sentire questo nome da ragazzi da alcuni amici massesi legati alla cittadina della Lunigiana, quando ancora non facevamo incursioni nel mondo dell’editoria pur amando molto la lettura.
Quest’anno abbiamo avuto il piacere di partecipare alla serata di presentazione ufficiale dei sei finalisti della 67esima edizione del Premio Selezione Bancarella svoltasi al Circolo dei Lettori di Torino il 19 marzo con la partecipazione di Bruno Gambarotta: sei romanzi lanciati verso la proclamazione del vincitore che avverrà domenica 21 luglio proprio a Pontremoli nella suggestiva piazza della Repubblica. I “magnifici sei” sono: Dove il destino non muore di Elisabetta Cametti (Cairo), Il ladro gentiluomo di Alessia Gazzola (Longanesi), Preludio a un bacio di Tony Laudadio (NN Editore), Prima che te lo dicano gli altri di Marino Magliani (Chiarelettere), Evelyne di Marco Scardigli (Interlinea) e Come una famiglia di Giampaolo Simi (Sellerio).
Istituito nel 1952, il Premio dei librai indipendenti italiani è organizzato insieme alla fondazione Città del libro, alle Associazioni dei Librai Pontremolesi e delle Bancarelle e con il supporto del Comune. Alla sua nascita partecipò anche la giornalista Oriana Fallaci, che allora su “Epoca” descrisse la vita dei librai che un tempo da Montereggio si recavano nella valle e a Pontremoli con le gerle piene di volumi.
Il primo vincitore del Bancarella nel 1953 fu Ernest Hemingway con Il vecchio e il mare (Mondadori), a cui seguirono tanti altri nomi illustri come Boris Pasternak nel 1958 con Il Dottor Zivago (Feltrinelli), la stessa Fallaci nel 1970 con Niente e così sia (Rizzoli) e Umberto Eco nel 1989 con Il pendolo di Foucault (Bompiani); ancora Enzo Biagi (per ben due volte: 1971 e 1987) e Alberto Bevilacqua, Carlo Cassola e Giampaolo Pansa, Elizabeth Strout e John Grisham, Bruno Vespa e Alessandra Appiano, Giulio Andreotti e Susanna Agnelli, Valerio Massimo Manfredi e Sara Rattaro (quest’anno presidente del Premio)…
Quando abbiamo scorso l’elenco di tutti i vincitori ci siamo tuffati nel simpatico e stimolante gioco di andare alla ricerca di quei titoli che ancora ci mancano. Un buon numero, a dir la verità, e alcuni ce li siamo subito segnati. Anche così, infatti, si scoprono libri che possono diventare buoni compagni di cammino. La lettura nasce sempre da un incontro, casuale o programmato: in questo caso galeotto fu il Premio Bancarella!
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