#comecambianoigusti

Eh, sì, anche in tema di libri e letture i gusti cambiano.

Con l’età e con l’esperienza.

Ci pensavo recentemente. Guardavo nella mia libreria alcuni libri che avevo comprato per mia mamma. Ero la sua pusher, e mi piaceva molto andare in libreria a cercare i libri per lei. L’ho scritto anche qui, che mi piace molto scegliere i libri per gli altri.

E così pian piano mi sono resa conto che i gusti cambiano, e che ci sono dei libri che va bene leggere da giovani, e altri che va bene leggere a una certa età e altri ancora che vanno bene quando si va verso la fine della vita.

È più un processo di esclusione, in realtà.

Da giovani si è dei lettori omnivori, soprattutto di cose nuove, strane, insolite, sperimentali, di rottura. Quando si arriva alla mezza età si comincia a cercare qualcosa che sia sostanzioso, importante, degno del poco tempo che abbiamo, lasciando gli esperimenti e gli “épatez les bourgeois” ai ragazzi e ai, per così dire, principianti della lettura.

Quando poi si invecchia davvero, allora si comincia a desiderare dei libri belli. Proprio belli. Si rileggono i classici, per vedere che effetto fanno dopo tanti anni. Si cercando storie che ci raccontino il mondo senza indugiare sulla bruttezza e magari riuscendo a mettere in luce la bellezza e la bontà; perché si sa che per quanto minoritarie, per quanto maltrattate, per quanto difficili da trovare, sono solo la bellezza e la bontà che possono salvare il mondo.

La fortuna è che ci sono dei libri per tutti questi gusti. Ci sono davvero. E secondo me non sono neanche così difficili da trovare…

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