C’erano una volta le valigie senza rotelle e i libri di carta.
Partire per le vacanze voleva dire fare una selezione accurata di quello che si voleva leggere, e portarselo dietro con tutto il suo peso.
Non ho mai avuto l’ansia dei vestiti, le mie valigie sono sempre state spartane. Nemmeno l’ansia da medicinali, mi sono sempre fidata della mia salute.
Ma l’ansia dei libri, sì, ce l’avevo. Soprattutto quando partivo per dei viaggi in paesi poco civilizzati, di cui non conoscevo la lingua, in cui non sapevo se avrei potuto comprare qualcosa da leggere. L’ansia di finire i libri che mi ero portata e non averne uno nuovo da cominciare. Come quelli che di notte escono a comprare le sigarette.
Così in genere partivo con più libri di quanti realisticamente avrei potuto leggere.
Poi è arrivato l’iPad. Dentro il quale posso stivare quanti libri voglio, di qualsiasi lunghezza, in qualsiasi lingua. La salvezza.
Non vi so dire cosa leggerò quest’estate. Non so neanche se riuscirò a leggere molto, perché il paradosso è che poi in vacanza si fanno, e per fortuna, tante altre cose. Alla fine il tempo per leggere, se la vacanza è bella e intensa, non è così tanto. Qualche pagina prima di addormentarsi. Qualche capitolo in aereo o in treno.
Non so quando mai mi capiterà di nuovo di poter leggere per una giornata intera, come ricordo che facevo nelle lunghe e noiose vacanze in montagna dell’adolescenza. Forse sarà sempre e solo un ricordo, come il senso dell’eternità delle giornate, della lentezza del tempo.
Ma la vita piena e intensa mi piace molto, e seppure frammentariamente, i libri continuano ad arricchire i miei viaggi e le mie vacanze!
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